E' passato qualche anno da quella volta che mi ritrovai in cucina ad affettare pomodori verdi da friggere, per stuzzicare con qualcosa di originale, l'ospite che avrei avuto a cena quella sera.
I pomodori verdi fritti, giravano sulle antenne culturali allora, da poco era passato il film che li voleva “alla fermata del treno”, parafrasando il libro di Flagg Fannie che li aveva invece confezionati per finire “al caffè di Whistle Stop”.
I pomodori verdi fritti mi sembrarono un'idea semplice da realizzare, con quel tocco esotico culturale che non avrebbe guastato come antipasto della lunga serata che speravo.
Non conoscevo ancora i pomodori “camone”, prodotti in Sardegna, e comunque quelli della mia frittura erano semplicemente pomodori poco maturi e non della varietà che invece anche a maturazione raggiunta rimangono del colore verde (ideali per la frittura).
Ricordo perfettamente l'odore aspro dell'ortaggio appena affettato, prima del bagno in uovo, e il profumo successivo, durante la frittura. Aspro nella prima prima fase, e ruvido con note dolci di avvenuta maturazione nella seconda.
Oggi il rimescolamento di sensazioni e ricordi è affiorato alla mia mente svaporando il “Cowboy Blend” di FA. Nelle recensioni lette in giro nel web questo aroma per e-cig avrebbe potuto avvicinarsi all'odore di un Cowboy Marlb, ho la sensazione che il cowboy che ho svaporato io era quello che a sera tarda si fermava a friggere i suoi pomodori, e se vi va di sapere come la penso, vi confesso che la ricetta non mi sembra gli sia venuta molto male. Apprezzabile da parte di chi ha annusato i pomodori verdi affettati sotto pensilina del tram.
saluti Martello.
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