Apro questo 3d non per decantare le qualità aromatiche di questo "bestio" crucco, che oramai sono entrato in una fase (forse di maturità nello svapo?) in cui credo che disquisire su tali argomenti sia un po' come farlo sul sesso degli angeli. Perciò nessuna affermazione apodittica, se non quella che ovviamente (altrimenti non starei qui a scriverci su) lo ritengo uno di fascia alta.
Ciò che invece mi piacerebbe portare all'attenzione sono delle caratteristiche assolutamente oggettive che rendono quest'atomone one of a kind. In breve, un dripper con tank, non di quelli cui siamo abituati, cioè della famiglia RDTA, ma di un vero dripper perché il tank risiede sopra la camera e il liquido gocciola sulla wick dall'alto. Questo grazie a due fori posti sulla base del tank corrispondenti in basso ai due post sui quali si assicura la wick. Questi fori non possono essere utilizzati tali e quali ma ci va inserito un medium attraverso il quale si ottiene un gocciolamento corretto. Si può utilizzare silica wick, rotolini di mesh, cotone...ma ancora meglio dei tubicini d'acciaio disponibili di serie con la versione 4.5S. Questi tubicini hanno il vantaggio di non richiedere alcuno sforzo per ricavare la giusta misura, di essere (speriamo!) eterni...e soprattutto di essere progettati dallo stesso autore dell'atom; per cui dovrebbero fornire di certo la giusta alimentazione alla nostra wick.
L'airflow è laterale, nella versione 4.5 single o dual, veicolato da vitine forate di varie dimensioni. Di serie monta una singola vite da 1,2 mm mentre l'altra vite non è forata; incluse nella confezione ce n'è un'altra per airflow singolo da 1,4 e una coppia da 2,1 per un dual airflow da MTL aperto. Io ho anche ordinato una coppia opzionale da 1mm...e ho fatto bene perché alla fine il dual airflow da 1mm è quello che mi dà il contrasto e aroma per me più soddisfacenti.
Ho letto di atom non adatto a chi si avvicina ai rigenerabili...perché? La rigenerazione è banale, così come mettere insieme i pezzi. Magari lo sarebbe meno se si dovessero arrangiare tubicini di mesh o pezzi di wick e cotone per inserirli nei fori di alimentazione. I canaletti di acciaio (di serie in questa versione e opzionali nelle altre) risolvono alla grande il problema!
Ho provato un po' di build, e alla fine imho la migliore e più performante è anche la più semplice: coil centrale (se si vuole utilizzare airflow singolo, meglio tenere la coil leggermente decentrata e più vicina all'aria) rialzata sopra i post e in asse con questi. E' necessario che la wick copra le viti dei post, poiché è proprio lì che gocciola il liquido. Nella maggior parte dei video che ho visto, si fanno scendere le code della wick fino alla base del deck per raccogliere eventuale liquido in eccesso. Ma ho verificato che tagliandole subito sopra le viti nel deck non si accumula liquido (come si evidenzia da una delle foto). Inoltre migliora il giro aria e la resa complessiva. Lo uso da una settimana e non perde una goccia nemmeno shakerandolo!
Il nome Flash è stato dato in onore del suo hit marcato; e certamente lo è...ma me ne accorgo solo quando passo ad un altro atom contenente liquido con pari livello di nicotina. Questo mi sembra sintomo di hit "sincero".
Ma la vera marcia in più di questo atom si nota quando si utilizzano liquidi particolarmente impestanti: quelli che dopo pochi ml ti fanno diventare quasi nero il liquido dentro un canonico RTA o dentro la boccetta di un BF. Nel Flash, fatto salvo comunque il degrado della coil, non c'è commistione tra liquido sporco e quello pulito, che resta comunque intonso al disopra della camera di vaporizzazione. Tale risultato può essere raggiunto solo con un vero dripper e gocciolamento dall'alto con boccetta. Però il Flash garantisce un gocciolamento costante: per cui si unisce al vantaggio dell'alimentazione dall'alto quello della regolarità di tiro del tank! Ed è un'alimentazione che non stecca mai...l'ho sempre utilizzato in TC (e Replay mode...) senza neanche un singhiozzo. Finora l'ho gustato con liquidi 50/50 e 50PG/40VG/10H2O: mi resta da scoprire se ha problemi con liquidi più ricchi in VG.
Lo trovo particolarmente performante con estratti speziati: con quelli secchi secondo me qualcosina cede in favore di altri atom, certamente per le dimensioni della camera non proprio ridotte. Per verificarlo ho ordinato un clone del suo fratellino da 17mm che invece sembra dare il meglio proprio con questo tipo di carburante! Eccellente anche col clone del Castle Long, appunto uno di quei liquidi con i quali in genere riesco a fatica a completare un tank o una boccetta in BF perché il liquido residuo comincia a ricordare qualcosa vicino alla melma!Le foto che allego lo mostrano proprio all'opera con questo: coil e wick hanno subito i loro colpi, ma almeno il liquido nel tank è dello stesso colore che aveva nella boccetta e la resa è ancora più che decente...
Il tip originale in acciaio l'ho sostituito con uno in teflon adatto allo scopo: accorcia ancora di più il missile (insieme al tank ridotto da 3,3 ml della versione 4.5S), migliora l'estetica e mi risparmia la spiacevole sensazione dell'acciaio tra le labbra.
Trattandosi di un atom che costicchia discretamente come originale si pretende certamente una lavorazione impeccabile. E non sembra per fortuna ci sia nulla di negativo da segnalare: filettature perfette, oring corretti e tutto che si incastra a dovere. Ma per quella spesa troverete però in dotazione anche un prezioso centesimo che vi aiuterà a svitare il camino dal tank e disassemblare il tutto.
Nella non troppo lussuosa scatolina di cartone troverete anche tutta un'altra serie di cose inutili: spillo per arrotolarci intorno la mesh (se non comprate i canaletti d'acciaio o la versione 4.5S), una per me sconosciuta Ortmann fiber (anche questa succedanea dei canaletti), kanthal da 0,32 mm e un po' di bambagia...
Brutto? Beh, in giro c'è qualcosa di più elegante e meno ingombrante, ma funziona bene e dopo un po' ti sembra persino bello...
Questo Flash l'avevo già adocchiato due o tre anni fa...in passato poi ho avuto un atom (credo della UD...) che funzionava con lo stesso principio; ma bisognava riempire il deck di cotone e ciò inficiava la resa...senza contare che comunque spesso perdeva. Il buon [MENTION=4839]nicolasan[/MENTION] ha rinfrescato i ricordi qualche settimana fa e stavolta l'ho preso. E adesso mi tocca pure ringraziarlo!
Insomma, con tanta roba in fotocopia che gira...vedete un po' voi. Comunque sono disponibili anche parecchi cloni affidabili da quel che si dice in giro; però per me un'idea diversa e valida meritava l'acquisto originale. Oltretutto non ci si deve raccomandare a nessuno per prenderlo e spedizione veloce, ordinato di venerdì e arrivato il seguente martedì.
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