Apro questa discussione per ringraziare [MENTION=31420]dante1956[/MENTION] e [MENTION=3603]Dinger71[/MENTION].
Mi è bastato leggere i loro post nella discussione del wasp nano e l’atom ha cambiato faccia!
Da buon ‘pirla’ ( [MENTION=3603]Dinger71[/MENTION]) quale sono avevo esagerato con la lunghezza delle code pensando, tra me e me, ‘più son lunghe meglio pescano’ facendo probabilmente il contrario di quello che andrebbe fatto per alimentare al meglio un RDTA!
Una cotonatura un filo troppo larga (ma dubito che incidesse più di tanto) e il non aver sfoltito le code (utilizzato 1/4 di pad muji sfoltito dividendolo in due strisce) sufficientemente hanno fatto il resto.
L’esemplare in mio possesso è la versione 1.5 che differisce dalla 1.0 per la presenza del pin BF (occhio che credo siano in ottone! Forzarli=spezzarli!!! Avevo già dato rimontando il Reaper!!!), un foro di almeno 3.5 mm da cui arriva l’aria, da sotto, alla coil (sul v1.0 quello stesso foro è come puntigliato con un discreto numero di fori piuttosto piccoli) e dalla presenza di 2 canalizzazioni in entrata (1 sola sul v1.0) da cui passa l’aria che si incanala verso quel foro centrale di poc’anzi.
Sistema di canalizzazione dell’aria, almeno per me, innovativo.
Son già diversi mesi che [MENTION=28581]destyny[/MENTION] (altri atom con airflow simile?) ne parlava bene... inoltre l’ho spesso visto nelle discussioni di postini vari ed alla prima occasione, l’ho voluto provare anche io.
L’aria la si regola svitando (la filettatura ha senso inverso) il cap. Non proprio immediato avvitarlo (soprattutto il cap froasted che è l’unico che ho utilizzato per questa breve prova) dato che, prima di raggiungere la filettatura bisogna ‘vincere’ la resistenza di un o-ring.
Basta svitarlo poco, pochissimo per ritrovarsi un atom da MTL. Ho fatto qualche tiro di prova e, contrariamente a quanto letto in giro, usando il cap froasted non scalda eccessivamente. La produzione di vapore resta accettabile ed è piacevole il flusso caldo che dal tip si propaga verso la lingua. Non mi andava di smontar tutto e provare con il cap metallico in dotazione ma, come letto altrove, credo sia preferibile l’uso di un drip tip più lungo se lo si vuol usare in MTL.
Basta svitare giusto un po’ in più il cap per ritrovarsi un tiro da Flavor, vapore più fresco e maggiore produzione di vapore.
Questo voleva esser un semplice post di ringraziamento ma, per la mia spiccata capacità di sintesi, sta venendo fuori una vera e propria recensione!
Non voleva esserlo. Sappiate che non ho nemmeno svapato 3 tank!
La coil della prova è una 5 spire da 3mm di AWG30 Ss316l 1.02 ohm.
Le foto sono relative alla coil ‘sbagliata’ ieri! Oggi mi son semplicemente limitato a ricotonare come indicato precedentemente e non ho fatto foto!
Fatto sta che ieri il dna (16 watt 250 gradi celsius) tagliava l’erogazione dopo un paio di secondi assestandosi sui 6/7 watt. Oggi ho potuto abbassare la temperatura a 220 gradi ed aumentare la potenza a 20 watt senza avere tagli nemmeno durante i puff di prova in MTL!!!
No spitback, e nemmeno l’ombra di perdite o condensa.
Prova effettuata con Top Blend eliquid producer: 1.5 gocce x ml (6/7% mi sembra di ricordare quando avevo azzardato un calcolo anni fa) base Avoria 55/35/10, Nico 3mg/ml.
L’aroma è ok ma non mi sconvolge positivamente. Direi nella media. Potrei peró aver le papille asfaltate dall’uso del Gorgon durante la notte. Stesso dicasi per l’hit che non é pronunciatissimo come mi sarei aspettato da un bottom air flow. Direi quasi una via di mezzo tra un bottom ed un side air flow!
La qualità costruttiva mi sembra buona. Ho qualche dubbio solo su quella filettatura del cap!
A quanto pare dall’oriente iniziano ad arrivare prodotti diversi dai soliti ‘cloni’ che offrono soluzioni innovative (l’airflow del Nixon per me lo è), ottime prestazioni ed un costo da... poco più di un drip tip... !!!
Vi lascio qualche foto (non venute benissimo, purtroppo) ricordando di NON COTONARE come ho fatto io!
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