Nota: barro l'intero post su richiesta dell'autore. Motivo: "Non rispecchia piú il mio pensiero e la reputo fuorviante per chi legge."
Buongiorno a tutti.
Oggi voglio condividere con voi i miei pensieri riguardo ad un atomizzatore che ha cambiato il mio modo di svapare a guancia. Prima di procedere premetto che io svapo senza nicotina ed è quindi stato veramente difficile trovare un oggetto che mi soddisfacesse al 100% e appagasse la mia sete di aroma (parlo sempre di uno svapo di guancia).
Ho cominciato qualche tempo fa col Justfog S14 onesto lavoratore ma troppo spesso soggetto ad infortunio (vedi durata delle coil).
Poi sono passato all'expromizer 2.0 ma ancora non avevo grandi abilità nel rigenerare e quindi non l'ho potuto apprezzare come avrei dovuto.
Ho avuto il piacere di conoscere anche il signor Svoemesto prima con un Kayfun 4 clone regalatomi da mio fratello e poi con un Kayfun mini v3 originale: in entrambi i casi l'aroma era assolutamente non soddisfacente per i miei gusti.
Il Nautilus mi ha fatto compagnia per un paio di settimane dandomi l'impressione all'inizio di potermi regalare le gioie di una guancia aromatica. Aspettative poi deluse dalle performances non ottimali delle coil.
A questo punto un po' demoralizzato, e vivendo comunque un percorso parallelo fatto di flavour chasing che mi dava molte soddisfazioni, mi sono deciso a ripuntare su Exvape acquistando la versione 2.1 dell'Expromizer (dato che il 2.0 l'avevo rivenduto). Questa volta a livello di aroma mi posso ritenere contento e riesco finalmente a svapare piacevolmente a guancia con un tiro molto contrastato come piace a me.
Dimenticavo!! Prima dell'expro 2.1 la #lacarognasullaspalla mi aveva fatto acquistare uno speed revolution, atom da guancia, ma questa volta per sistema bottom feeder. Rivenduto subito: primo perché mi sono accorto che il sistema bottom feeder non fa per me e secondo perché lo svapo con il revolution era per i miei gusti troppo caldo (il drip tip diventava rovente dopo pochi tiri) e mi dava la sensazione, pur restituendo un buon aroma, di "impastare" i gusti e sporcarli...
Dopo questa premessa, spero non troppo noiosa ma doverosa per farvi capire il mio livello di esperienza sicuramente non avanzatissimo, passiamo all'argomento di cui intendo scrivere.
Il Vampire 2 di Oxygene Mods, made in Veneto.... LA LUCE!!!
L'atomizzatore, costruito in titanio e vetro di Murano, arriva a casa all'interno di una scatola di cartone, protetto da gommapiuma di colore grigio scuro. All'interno della scatola, oltre al Vampiro e ad una generosa bustina di pezzi di ricambio (dove mancano solamente due viti in più), troviamo anche ben due vetri di scorta.
La prima cosa che balza all'occhio smontandolo è la spaventosa qualità di costruzione: come i meccanismi di un complicato orologio tutto si incastra alla perfezione. Le filettature sono perfette: smontare, rimontare, smontare e rimontare ancora dà la stessa sensazione di quando si taglia un panetto di burro con una affilatissima lama rovente. Sembra quasi non ci sia attrito. Poi tenendolo in mano uno si accorge di quanto sia leggero... e, guardandolo, di quanto sia riuscito anche a livello estetico.
Il tank contiene circa 3,5 ml di liquido e la coil, alloggiata in un comodo deck, viene alimentata tramite due cavetti di acciaio che conducono il liquido dal basso verso l'alto ma, volendo, c'è anche la possibilità di utilizzare al posto dei cavetti il cotone della coil (tenendolo più lungo in fase di rigenerazione) oppure una mesh a U rovesciata.
La versione in mio possesso è dotata di 7 fori per la calibratura del flusso dell'aria. Si parte dal foro più stretto che misura 0,8 mm per poi proseguire con le seguenti misure: 1 mm (quello che utilizzo io), 1,2 mm, 1,4 mm, 1,6 mm, 1,8 mm e 2 mm. Il volume della camera poi è variabile! Si può decidere (se si predilige uno svapo con un vapore meno caldo) di alzare di qualche millimetro il top cap in modo da ottenere più spazio all'interno e di conseguenza un tiro più fresco e aromatico. Stupefacente a mio giudizio è anche il drip tip: non ne ho mai provato uno più comodo e confortevole appoggiato sulle labbra (no doppi sensi grazie
).
Il cotone si alimenta sempre molto bene salvo qualche volta quando svapo in maniera molto compulsiva e arrivo a fare anche una dozzina di tiri di fila... In quel caso comunque nessun problema basta tenere il vampiro a testa in giù per 20 secondi e la coil torna ad essere irrorata per bene.
L'atomizzatore è solido, leggero, ottimamente costruito e fino ad ora non ha mai avuto problemi di incontinenza anche tenendolo sdraiato.
La rigenerazione è molto semplice e questo sempre grazie alla elevatissima qualità costruttiva. Le viti di serraggio lavorano egregiamente e devo dire molto meglio di tutti gli atom da guancia (e non) che ho provato nella mia vita da vaper.
Il Vampire 2 è un atomizzatore molto versatile che può ospitare delle coils molto diverse e proporre all'utente dei modi differenti di svapare. Ho provato fino ad ora un paio di settaggi differenti e quello che mi ha convinto di più l'ho realizzato con kanthal a1 (30ga): ho fatto 5 spire su punta da 3. (Ho provato anche a rigenerarlo con filo di acciaio e utilizzato con controllo della temperatura mi è parso molto preciso ed affidabile).
E' venuta fuori una coil da 1.7 ohm che svapo a 4,8 volt con una potenza di 13 watt su tubo dotato di circuito dna 20.
Ma com'è svapare un Vampire 2? Per me è stata, ed è tuttora, l'esperienza (di guancia) più appagante in assoluto. Quando l'ho utilizzato la prima volta ho avuto l'impressione che il Vampiro scomparisse: eravamo io e il vapore, io e l'aroma, io e il flusso dolce dell'aria. Nessuna interferenza nel gusto da parte dei materiali (metalli, oring, isolatori...). Il liquido (nel mio caso utilizzo un cremoso rigorosamente made in Italy, lo Stonehenge della 7wonders) restituito puro nella sua forma vaporizzata. Godimento puro.
P.S.: ogni Vampiro è numerato.
Nota: barro l'intero post su richiesta dell'autore. Motivo: "Non rispecchia piú il mio pensiero e la reputo fuorviante per chi legge."
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