Salve a tutti..Non avendo altro da fare,e non volendo aspettare che una batteria eco mi lasciasse,per poi fargli l'autopsia,ho provveduto a smontarla per capire come funzionasse ed effettuare altre misure.
Eccola aperta,il filo staccato è per le misure in corrente, 850 mA circa per i fatidici 10 secondi.. per la precisione parte con poco più di 900 mA per poi attestarsi intorno a 800 mA.. a resistenza calda,ed anche per cali di tensione.
Ho notato una miserrima elettronica,il tutto si basa su un microfono a condensatore,quello nella capsula di gomma,in grado i "sentire" la depressione durante il tiro,poi l'integato,che non ho identiicato,poichè dovrei rimuovere il tutto provvede ad alimentare il contatto che porta energia all'atomizzatore.
Lo stesso integrato è incaricato di ricaricare la batteria,quindi o è un IC dedicato o si sono inventati una funzione a noi nuova.
Aggiungo che se per caso qualcuno rileva poca sensibilità al "tiro",occorre verificare la tenuta del microfono,assicurata da un pezzo di carta gommata a mo di guarnizione attorno al circuito e microfono,non dimenticate d ricordarvi il lato led e quello sede atom,he hanno il diametro di pochissimo diverso,che renderebbe difficile ricollocare il tappo del led.Causa la sede a pressione el porta atom
Gli esperimenti proseguono,poichè il prossimo obiettivo è far andare questa esig con batteria Nokia 900 mAh.. per un hit notevole,come quello che si ha a batteria appena caricata,ma che essendo purtroppo di scarse capacità sia elettrica che di performances,non riesce a tenere l'atom caldo abbastanza.
Spero di avere fatto cosa gradita,diversamente porgo le mie scuse in anticipo.
Grazie
Segnalibri