La bellezza inquietantemente androgina di Annie Lennox. Il lavoro nell’ombra di Dave Stewart ma non per questo ininfluente.
È il 1983, l’anno della consacrazione commerciale degli Eurythmics.
“Sweet Dreams (Are Made Of This)”, una canzone che sembra essere l’apoteosi del BDSM. Il possesso e l’abuso, il controllo e la sottomissione, come stile di vita, come pensiero centrale dell’esistenza. L’individuazione dell’altro e l’obiettivo preciso di farlo proprio e di contro, l’individuazione dell’altro e la precisa scelta di divenirne l’offerta incondizionata.
Per chi conosce le tematiche del sadomaso o si è interessato ad esse, non come pratica sessuale deviante ma come condizione mentale, come esistenza di vita, “Sweet Dreams” sembra essere la colonna sonora ideale.
“I dolci sogni sono fatti di questo, chi sono io per dissentire?, girare il mondo e i sette mari, tutti stanno cercando qualcosa.”
“Alcuni di loro vogliono usarti, alcuni di loro vogliono essere usati da te, alcuni di loro vogliono abusare di te, alcuni di loro vogliono essere abusati.”
“Io sto per usarti e per abusare di te, io sto per conoscere cosa c’è dentro di te, io sto per usarti e per abusare di te, io sto per conoscere cosa c’è dentro di te.”
Una canzone di synth-pop estremamente efficace nella sua semplicità, un trionfo che proiettò gli Eurythmics nel firmamento musicale quali stelle di prima grandezza.
Eurythmics - Sweet Dreams (Are Made Of This) - YouTube
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