C’è un buco nella mia tasca. Una canzone sulle nuove povertà.
A raccontarcele è Michael Franti con i suoi Spearhead, una band di hip hop davvero fuori dal comune e questo per diverse ragioni.
Intanto entra fin da subito in contrasto con il grosso della comunità hip hop per la sua netta contrarietà alla militanza e ai messaggi armati e violenti di molti rappers. Tanto che Franti viene accusato di essere un secondhand nigger per essere cresciuto in una famiglia di bianchi a cui è stato dato in adozione.
Poi, la sua musica ha un’eleganza e una maturità artistica poco riscontrabile nella maggior parte degli artisti hip hop. Il soul è presente, e non poco, ma anche il reggae, il raggamuffin, il funky-rock e persino certe suggestioni acid jazz. Pochi i campionamenti e molta musica suonata e un vocione da brivido.
“Home” è un disco del 1994 che raccomando e caldeggio fortemente a tutti coloro che intendono ascoltare black music di qualità senza per questo appassionarsi al gangsta-rap.
Spearhead - Hole In The Bucket - YouTube
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