Oggi, a proposito di una conversazione sui rigenerabili per bb a tubo, in uno dei miei post ho menzionato l'A2-t. Si parlava di rigen per principianti e tra quelli per bb non ho saputo non menzionarne l’esistenza. (http://bulli-smoker.de/index.php?a=68)
E’ stato il mio primo amore.
Ho iniziato a rigenerare con questo piccoletto, ordinato ad un niente dal mio inizio allo svapo, consapevole com’ero che non avrei tollerato di acquistare atomizzatori usa e getta al di là del mio primo kit iniziale avendo scoperto che ne esistevano di rigenerabili.... ovviamente gli ordinai prestissimo un lavatube come sotto, ed anche il suo tubo meccanico nativo, ma questa è una storia che non interessa a nessuno, nemmeno a me.
È un rigenerabile probabilmente superato come concezione, esistono infatti dei tank magnifici dall’imponente aspetto medicale, come l’ithaka, i kayfun, i cobra e compagnia bella, ma rappresenta, a mio avviso, un ottimo attrezzo per iniziare a rigenerare - un hw semplice quanto un rigen per bf - senza doversi assoggettare all’impegno del dripping e senza spendere una fortuna per un corso di formazione o un menu degustazione di rigenerazione. Non trascurerei questo vantaggio!
Insomma su di un tubo va benissimo, per quanto non abbia una grande autonomia…1 punto qualcosa per il modello T e il doppio circa per il TM, una autonomia modesta ma non inferiore a quella di alcune egotype, dunque accettabile. Io perlomeno non ne ho sofferto, a suo tempo.
Essendo uno strumento con un tank/bocchino sulla testa, è quasi un atom con dripping automatico, se mi passate il termine. Dal foro gocciola (lo spiego meglio in seguito) il liquido sulla wick.
Noto con grande piacere che il suo prezzo si è più che dimezzato e che esiste ancora nelle sue versioni in acciaio e alluminio. Io le avevo tutte e due, il piccino in acciaio ed il TM in alluminio, e poi, una volta che il provari volò grazie all’urto di un amico…si mischiarono in uno! Ora il mio a2 ha il sotto in alluminio e la stufetta in acciaioamen.
Propongo questo oggettino vintage perché mi sembra un ottimo inizio per chi vuole rigenerare una cosina con un’aspettativa di vita decente e che funzioni su di un tubo.
Ha il più semplice dei sistemi, con le due viti separate per i due poli, dunque la wick con wire intorno e poco più; non ha fori, il mio non li ha, e quindi le due codine vanno avvolte intorno alle viti, invece che infilate nei fori e fissate, ma poco male, lo si fa anche con il Giotto, alla bisogna!!!.
Una piccola particolarità ce l’ha. Per garantire il dripping sulla wick, gli si crea uno stoppino che filtra/regola/alimenta la wick.
La parte superiore ha un pianerottolo con al centro un tubo cavo, allineato alla resistenza in basso ed al foro del tank in alto. Qui dentro si infila lo stoppino, creato con un quadratino di mesh arrotolato su due fili di wick. Il rotolino va fatto abbastanza stretto da poter essere infilato nella cavità del tubo e poi tagliato a filo. Macchinoso ma dura non vi so dire quanto, moltissimi millilitri, molti molti molti e quindi non è un’operazione che va ripetuta spesso, anzi praticamente mai. Sul sito vendono anche i quadratini di mesh e quindi si può fare un ordine unico, qualora non se ne avesse in casa un avanzo.
Mi permetto di consigliare caldamente anche la wick di questo sito, non per motivi particolari, ma perché tra vaper a molti piace e tra questi ci sono anche io.
La rigenerazione è quella basic, basta una guida qualunque. Io lo monto ancora ogni tanto sul provari, in un raptus di nostalgia d’amour…
Scusate la proposta retroma mi è parso che non ci fossero ancora tutti gli anelli di congiunzione di questa catena.
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