Visto che nessuno ne parla, provo a dare qualche opinione, strettamente personale, su alcuni prodotti ceramici visti e provati.
Prima di vedere alcune tipologie di bastoncini in ceramica porosa reperiti sul mercato ( gentilmente donati da alcuni amici) cerchiamo di capire meglio come vengono prodotte queste ceramiche, perché la sinterizzazione è solo una parte del processo e che conta per noi è anche il materiale di partenza.
Il processo di sinterizzazione (o metallurgia delle polveri) consiste nella compattazione e trasformazione di materiali ridotti in polveri in un composto indivisibile. Tale trattamento termico viene svolto ad una temperatura inferiore al punto di fusione del materiale. (fonte wikipedia) Vi evito facili ricerche.
Ma come si ottiene la porosità? L’unica esperienza personale diretta è con i filtri per combustibili realizzati partendo da granuli o sfere in bronzo e sinterizzate, probabilmente è lo stesso sistema usato per ottenere i bastoncini porosi presenti sul mercato dell’esig oggi (Vedere vetro sinterizzato) ma ne parlerò in seguito.
Immagini relative a filtri per combustibili
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Per la realizzazione entrano in gioco anche altri fattori, come la pressatura del materiale o diverse temperature di sinterizzazione, ma penso che ci importino poco le procedure, ecco forse una cosa importante da capire è se vengono usati dei materiali (e che tipo) che durante il processo vengono eliminati al fine di creare porosità nel materiale.
Altro sistema trovato è questo, (non cito la fonte perchè non so se possibile farlo): Le schiume ceramiche più comuni dal punto di vista commerciale contengono alluminia, mullite, zirconia, carburi di silicio e silice. L’approccio più comune per schiume ceramiche “a celle aperte” è quello di ricoprire una schiuma polimerica (spesso poliuretano) a celle aperte con una polvere ceramica dispersa in un liquido. Questo approccio replica approssimativamente il polimero e genera una struttura distinta in cui le cellule sono cave alla fine del processo. Il foro centrale rappresenta la figura originale e la posizione del polimero, che è rimosso attraverso il processo di pirolisi durante l’infornamento. Durante il processo, la spugna polimerica è immersa nella miscela ceramica, dopo la miscela in eccesso viene estratta attraverso centrifuga o compressione meccanica. La schiuma ceramica viene quindi asciugata ed infornata secondo processi prestabiliti, fatta eccezione per la pirolisi in cui gli additivi #estratti/macerati e la schiuma polimerica deve essere estratta con attenzione. Durante la pirolisi il polimero preceramico si converte in materiale ceramico (a circa 800 °C) Non mi sembra di aver visto nulla (nel settore esig) realizzato con questo sistema.
Immagino che esistano altri sistemi (ad esempio le ceramiche dell’AVA a vedersi sono molto diverse) , ma vista la mia ignoranza in materia, al posto di fare solo supposizioni preferisco che a integrare sia persona più esperta, quindi se presente è ben accetto un intervento.
Da quello che vedo i materiali porosi proposti sul mercato dell’esig sono sostanzialmente di tre tipi:
1) il primo è quello visto negli atom AVA che come indicato dai costruttori, è una ceramica usata in campo medico per protesi ossee, che a molti piaceva anche tra vapers anziani, sembra all’aspetto una amalgama di granuli cementati da altro materiale molto fine (non so come venga realizzato l’impasto) ma stranamente è stato ritirato dal mercato direttamente dal costruttore, quindi fare ipotesi sul tipo di materiale, composizione, efficienza è superfluo, (il giorno che riapparirà sul mercato ne riparleremo).
Immagini relative alle ceramiche degli AVA
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2) la seconda tipologia è ricavata da dei tipi di filtro o areatori per acquari (a detta di chi li ha realizzati) ed è sconsigliata direttamente da loro, è di colore bianco e la cito solo per evitare inutili esperimenti da parte di appassionati, non fatelo il materiale è poco adatto per la scarsa porosità, e per la consistenza del materiale, che di ceramico ha ben poco(sembra più pressato che sinterizzato) se surriscaldato odora di plastica, si presenta liscio al tatto ma rilascia polveri al solo sfregamento, non ci provate è tempo perso, non è adatto al trasporto di eliquid e se temete di respirare polveri dalle wick con questo materiale è probabile che accada.
Immagini relative ai bastoncini realizzati da filtri ceramici (bianchi)
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3) siamo giunti alla terza tipologia, è proposta da vari negozi oltre oceano (una è chiamata fc2000) e sbarcherà presto in Europa, è utilizzata per atom tipo Genesis al posto della mesh, ma è probabile anche l’uso in altre tipologie di atom (io l’ho testata sul tex e sul cerbero)
Aspetto: di colore grigio in alcuni tipi e blu/verde in altri, i bastoncini sono ruvidi e granulosi, al tatto non rilasciano polveri.
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Prezzo: ho potuto constatare anche qui (in passato mi era capitato con la silica wick)che il materiale venduto carissimo in negozio è praticamente identico a materiali realizzati partendo da filtri per acquari (o comunque filtri per altri scopi) quindi attenzione si possono spendere parecchi soldi per delle novità che novità non sono, vista la consueta omertà da parte dei negozianti sul tipo di materiale, nessuno mi toglie dalla testa che siano uguali. Se ci dicessero la composizione magari stiamo più tranquilli tutti.
Materiale: appunto di che materiale si tratta? Vetro sinterizzato probabilmente, da delle prove di temperatura fatte risulta resistere abbastanza bene fino ai 900/1000° (arancio chiaro) e dalle indagini che ho fatto vuol dire che si tratta di vetro di quarzo o di silice, altri tipi di vetro si rammollirebbero.
Ve li faccio vedere ingraditi.
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Dubbi personali: sarei curioso di sapere che materiale è quello che si vede in alcuni ingrandimenti (presente sia su quelli da negozio che su quelli artigianali) che sia la famosa base polimerica che si elimina (ma non del tutto) durante la sinterizzazione? Diciamo che vedendola non mi rassicura.
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Continua non ho finito, manca il rilascio di materiale, per favore qualcuno mi aggiunge un post che inserisco ancora qualcosa come immagini.
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