Dovrebbe esserci sul forum un 3d molto interessante sul tema, ma non sono riuscito a ritrovarlo. D'altra parte bisogna anche prendere in considerazione il fatto che una qualsiasi guida sul tema diventerebbe ben presto obsoleta...
Siccome capisco la difficoltà di chi si trova all'inizio, che è la stessa che ho avuto io, provo a fare un riassunto del panorama attuale, sulla base di quanto ho appreso dal forum e delle mie (scarse) esperienze (anche se ho provato di persona tutti gli oggetti descritti nel post), solo per dare delle indicazioni di massima.
Dunque, limitandomi ai principali sistemi di alimentazione per ego/510 ed escludendo drip e le vecchie cartucce a lanetta, penso sia possibile suddividere i sistemi di alimentazione in tre gruppi:
1) Cartomizzatori ceramici - caratterizzati dal fatto che l'atom è ospitato all'interno di un bicchierino ceramico ed è alimentato da una "wick" (stoppino) immersa nel liquido. I cartomizzatori che hanno un involucro esterno trasparente si chiamano clearomizerI Cartomizzatori ceramici a loro volta si dividono in CE2, CE3 e (ultimamente) CE4.
I CE2 hanno la resistenza in alto (top coil) ossia verso la bocca: vapore caldo, alimentazione del liquido per capillarità. Sono soggetti all'effetto "tiro a secco".
I CE2R4 (la erre indica il livello di revisione) sono forse quelli più diffusi, al momento. In questa tipologia, come già detto, si possono far rientrare diversi prodotti: giantomizer (detti anche G4) , phantom, master tank, vision, ecc. tutti caratterizzati dal diametro e dall'attacco del contenitore di liquido, pensato per adattarsi ad una batteria ego.
Questi sono i classici clearomizer CE2:
China_e_cigarette2011721551359.jpg
Questo è un giantomizer:
I CE3 hanno la resistenza in basso (bottom coil), cioé verso l'attacco della batteria: vapore più freddo, alimentazione per depressione. Credo che i più noti, almeno qui, siano gli smokymizer. Eccone qualcuno:
I CE4 hanno la resistenza... in mezzo e la wick molto corta: vapore caldo (ma non troppo). Sono abbastanza nuovi, almeno in Italia e ad oggi conosciuti con il nome di stardust. Sono più pratici da ricaricare dei suoi fratelli CE2 e CE3 che necessitano di una siringa o di una boccetta con ago.
Questi sono un esempio:
Dalla prima versione si è passati alla versione CE4+, che differisce sostanzialmente per le wick. Nella versione CE4+ attualmente in commercio le wick sono quattro e lunghe fino alla base del contenitore. Questo permette una migliore alimentazione della resistenza, rispetto alla prima versione*.

cartom ce4+
Esiste anche una versione CE4 Plus V2 (chiamata anche E1), ma in Italia non l'ho mai vista. Si differenzia per la capacità nominale del tank (cilindrico) di 2.0ml contro 1.6ml (1.4ml effettiva) della V1 (conico).
2) Cartomizzatori dual coils - caratterizzati da una doppia resistenza avvolta in una fibra assorbente, che consente di trattenere una considerevole quantità di liquido. La doppia resistenza produce un vapore caldo.
Forse questa immagine spiega un po' meglio:

3) Atomizzatori Tank - l'atom tank è un atom pensato per essere inserito all'interno di un contenitore di liquido. Come per i CE3, l'alimentazione avviene per depressione. Il "contenitore" del sistema tank può essere di due tipi: conico (type A) o cilindrico (type B) e si differenziano principalmente per la capacità. Il sistema tank è caratterizzato da un vapore più freddo rispetto ai cartom. Questo è un esempio di atom tank:

A complicare le cose, ci si mette anche la possibilità di avere un contenitore cilindrico trasparente, in cui "affogare" un cartomizzatore dual coil o ceramico, opportunamente forato. In questo modo si aumenta la capacità/autonomia del sistema e si permette di alimentare il cartom per depressione. Per il resto, questi map tank, tank master (da non confondere con il master tank) ed altri 254 nomi simili, hanno le stesse caratteristiche del cartom utilizzato. Questo è un esempio:

E qui, secondo me, terminano le note oggettive. Tutto il resto (aroma, hit, fumosità, ecc.) sono, a mio modesto parere, un po' più soggettive e dipendono, a parità di tipologia di prodotto, dalla qualità costruttiva e dai materiali utilizzati. Rimando quindi ai diversi topic e sondaggi (mooolto utili! spoprattutto per chi è all'inizio) aperti sui vari argomenti specifici. Spero di essere stato di aiuto e di non avere detto troppe fesserie.
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