Ho inziato un mese e mezzo fa con le health e-cigarette/t-fumo/eco, che ormai posso dire di conoscere piuttosto bene. Ora sono definitivamente passato alla EVO, ma volevo dare qualche consiglio queste bistrattate, che considerando il loro prezzo irrisorio valgono quel che costano (15 euro con 10 cartucce, cavetto USB, un caricabatteria USB da muro, uno da presa accendisigari), ma con le quali deve andare anche un po' di culo.

I liquidi: checchè se ne dica, i liquidi non mi sono sembrati molto differenti da quelli di FA. Quelli con nicotina alta danno un ottimo hit (simileal 24mg di FA), mentre quelli a zero nicotina sono assolutamente neutri. Il sapore della versione neutra è simile a quello neutro di FA, mentre l'aroma tabacco cinese fa in effetti un po' schifo. Alcune ricariche non hanno lanetta, ma uno strato di stagnola con una parte interna ricoperta di un sottile strato di lanetta, mentre altre ce l'hanno dentro il bicchierino. Ricaricarle non è difficile. Senza lanetta, anche se l'atomizzatore viene irrorato molto meglio, facendo delle belle svapate è più frequente trovarsi qualche goccia di liquido in bocca se non si ha la dovuta accortenza (tipo non tenere la ecig in verticale con il led verso il basso).

Prima ecig: atomizzatore non funzionante. Cambiata gratuitamente il giorno dopo dal venditore (un gentilissimo ragazzo di Napoli che le vende tramite annunci su internet).

Seconda ecig: ha funzionato ottimamente per una decina di giorni, poi l'atomizzatore ha iniziato a dare segni di cedimento. Prima si è spaccata la parte interna (qualcosa di simile alla porcellana), poi la garzetta esterna si è staccata per metà, ma ha continuato a funzionare fino a che l'atomizzatore non ha smesso di funzionare (credo per interruzione della resistenza), ma ammetto di averlo sforzato parecchio e di aver usato poca cura essendo neofita di queste sigarette che sono parecchio delicate. La batteria l'ho continuata a usare.

Terza ecig: costruita molto meglio (il che spiega il fattore C nell'acquisto di queste ecig), sia per "regolarità" della parte a V dell'atomizzatore, che sembra più efficace. Per ora continua a funzionare benissimo, dopo un mese e mezzo, ma con un utilizzo più accorto, senza far finire mai il liquido, tenendola sempre in verticale (nella giacca per esempio) con il led verso l'alto. La uso ancora a casa in dripping.

Batterie: il vero problema, come ho letto qui più volte, è che la batteria ha un "canale aereo" in comunicazione con l'atomizzatore. Questo porta immancabilmente a far arrivare il liquido al microfono/membrana, nonostante le accortenze, che prima o poi, si può esserne certi, darà problemi nel riconoscere l'aspirazione. Questo è capitato con entrambe le batterie, anche quella che è stata usata con più accortenza proprio per evitare il problema, la spiegazione che mi sono dato è che anche se non arriva liquido dall'atom, di sicuro può arrivarci del vapore, quindi dopo un mese di uso regolare questo piano piano lascia dei residui che annegano il microfono (e soprattutto la carta che lo copre).

Soluzioni al problema batteria: la prima batteria l'ho aggiustata una volta semplicemente cambiando il microfono con uno preso da un cellulare rotto, che era della stessa dimensione, dopodichè l'ho trasformata in batteria manuale mettendo un microswitch al posto del coperchietto, saldandolo ai due fili rossi (uno è quello di uscita e uno quello di entrata), lasciando intatta l'elettronica per permetterne la ricarica. Non molto elegante, ma funziona.

L'altra batteria ha avuto lo stesso problema nonostante l'utilizzo più accorto, non ho sostituito il microfono perchè questa ne monta un altro tipo con una membrana, magari funziona lo stesso, ma non so. In questo caso credo che la membrana metallica interna, una volta iniziata la tirata, resti in posizione perchè bloccata dai residui del vapore. Delicatamente ho estratto l'elettronica, tirandola verso l'alto con un fermaglio, senza forzare perchè i fili sono molto sottili e le saldature delicate. Sono riuscito a mettere un batuffolino di perlon proprio vicino al foro del "microfono" e l'ho lasciato lì per una notte. La lanetta ha assorbito quasi tutto il liquido, e una volta rimontato il tutto ha ricominciato a funzionare regolarmente.

Qualche consiglio: queste ecig vanno fatte andare principalmente in dripping, le svapate sono ricche e soddisfacenti, mentre con la ricarica sono discreti i primi 2-3 tiri, poi l'atom non ha il tempo di irrorarsi, per cui bisogna lasciarla riposare prima di ottenere dei tiri decenti. In dripping invece sono una meraviglia. La ricarica delle cartucce va necessariamente fatta mettendoci dentro del perlon, solo che in questo modo durano proprio poco e, come spiegato, non permettono all'atom di bagnarsi in tempo reale. Una soluzione (che non sia quella di non mettere il perlon, funziona ma ha il rischio di far entrare liquido in bocca) è quella di usare una piccolissima quantità di lana appoggiata su una molletta presa da una penna ed opportunamente tagliata a misura. In questo modo c'entra più liquido e la lana sulla parte esterna dell bicchierino è sempre intrisa di liquido. E' una buona soluzione, anche se non all'altezza del dripping.


Conclusioni: prendete pure queste ecig (ma solo se potete pagarle il prezzo che valgono, ordinandole dalla Cina ho letto che si possono avere con 7-8 euro spedizione compresa, ma credo che i 12-15 euro li valgano), anche perchè i caricatori USB tornano in ogni caso comodi. Sono utilissime a familiarizzare con l'oggetto e a imparare a svapare senza rischiare hardware più costoso, insomma, sono una buona palestra prima di passare ad altre soluzioni