Sono passati 4 mesi e credo sia ora tirare un primo bilancio di questa avventura.
I vantaggi sono già stati descritti innumerevoli volte e non vorrei soffermarmi su questi (comunque importanti) aspetti.
Quello che vorrei condividere è l' "evoluzione psicologica" del cambiamento....
Ad essere sincero ogni tanto mi viene voglia di accendermi una analogica ma riesco a sopperire tranquillamente con una svapata... quello che ho notato invece è che la quantità di ml svapati è direttamente proporzionale alla "bonta" del liquido che stiamo utilizzando.
Nel senso che sto notando che in realtà svapo di più con sapori che mi piacciono (anche 5ml/giorno) mentre diminuisco notevolmente (3ml/giorno) con sapori che non ritengo fenomenali
Da qui mi sorge spontanea qualche considerazione...
La mia necessità di svapo non è strettamente correlata all'assunzione di nicotina (soglia minima per il mio corpo che evidentemente supero abbondantemente) bensì ad un appagamento psicologico dato dal sapore che mi piace.
Ne deduco quindi che potrei abbassare il valore di nicotina; credo quindi che la prossima sfida sia nell'abbassare la nicotina che poi è l'obiettivo di tutti noi.
Tornando al discorso degli aromi più o meno buoni quello che mi sorprende e meraviglia è il fatto che comunque, saziata la fame nicotinica, dobbiamo trovare in qualche modo un appagamento ulteriore per non ricadere nell'abisso.
Credo quindi che riusciremo definitivamente a smettere quando non avremo più bisogno di cercare appagamento.
Sono "solo 4 mesi" ma mi piacerebbe sapere anche dai "veterani dello svapo" la loro opinione su queste mie considerazioni.
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