Martedi 28 e' un anno senza analogiche : considerazioni
Ciao a tutti.
Come da titolo Martedi prossimo sara' un anno esatto che non tocco un'analogica.
Vorrei fare alcune considerazioni da condividere insieme a voi e mi piacerebbe sentire la vostra opinione.
La mia vita e' sicuramente cambiata in positivo, dal punto di vista qualitativo.
Maggior forza ed efficienza fisica, maggior fiato, denti puliti, scomparsa di tosse e fischi vari (specialmente alla sera o al mattino appena svegli).
Ho sempre pensato che uno per smettere di fumare ha due soluzioni efficaci : o gli viene imposto dal suo stato di salute oppure si deve convincere che la qualita' della sua vita cambia completamente.
Purtroppo non e' sufficiente la paura di ammalarsi e morire, perche' e' + forte il pensiero di vedere un nonnino ancora vivo che fuma tranquillamente e pensare di assomigliare proprio a lui.
Quello che il nonnino non sa pero' e' che sono anni che respira male, tossisce, puzza maledettamente, ha i denti neri (se li ha ancora ) e soprattutto non ha mai sentito odori e gusti del cibo.
Questa e' la mi aprima considerazione.
La seconda, che credo sia ancor + importante, e' il fatto che (a prescindere dalla quantita' di nicotina) sono costantemente con sto aggeggio in mano e/o in bocca.
E mi sono + volte chiesto il perche. Ma perche prima pur fumando 30 siga al giorno, stavo anche mezz'ora o 1 ora senza fumare ?
Prima davo colpa alla nicotina , magari troppo bassa di percentuale. Ma poi ho capito qual'e` il vero punto. Ed e' che lo svapo e' buono, buono buono !
Mentre quando fumi una sigaretta e subito dopo un' altra, sei saturo e quasi schifato (pur avendo quella sensazione di appagamento), con lo svapo hai appagamento ma non la sensazione dello schifo. E questo fa si (almeno a me) che continui.
Praticamente ce l'ho sempre vicino a me.
Capita anche a voi e se si avete pensato ad una possibile soluzione ?
Non dico per il fatto che uno possa farsi del male, ma per il fatto che in questa mia situazione se non ce l'ho sotto tiro, sono cosi abituato, che sclero !
Roby
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