Sigaretta Elettronica Volari
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Discussione: Guida all'uso per M40x...

  1. #1
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    Lightbulb Guida all'uso per M40x...

    Parte prima.

    Guida alla Sigaretta Elettronica.



    Nozioni di base sulla Sigaretta Elettronica.

    In questa guida, tenteremo di usare parole e termini quanto più semplici possibili.

    La cosiddetta “Sigaretta Elettronica” non è altro che un dispositivo inalatore personale per la produzione di vapore molto miniaturizzato; ad esempio, rispetto a quelli dedicati alla produzione di fumo da palco o per ambientazione scenica, e che, nel nostro caso, viene alimentato, oltre che dalla corrente elettrica messa a disposizione dell’atomizzatore - che produce materialmente il vapore -, da una batteria dedicata, da un prodotto naturale estratto dal Glicole, la Glicerina, da un suo derivato, il Propilenglicole, o da una miscela dei due componenti - additivati o meno con varie percentuali di Nicotina -, oltre alla possibilità di usare praticamente qualsiasi tipo di aroma alimentare esistente per, appunto, aromatizzare il liquido utilizzato.

    Questa sigaretta elettronica è composta da più parti indissolubilmente correlate tra loro, proprio come nell’immagine quì sotto,



    -
    e quì esplosa,



    ma che esporremo di seguito dettagliatamente, a cominciare proprio dal cuore del sistema: l’atomizzatore.



    Questo, come indicato sopra, ha il compito di generare il “fumo” facendo evaporare il liquido composto da Glicerina, Propilenglicole o da una miscela dei due componenti, anche aromatizzata.


    La batteria, che mette a disposizione la corrente elettrica necessaria a scaldare l’atomizzatore.



    La cartuccia, con il suo bicchierino interno che contiene l’ovatta di Polyestere e che funge come una sorta di serbatoio del liquido necessario all’atomizzatore per generare il vapore, allungandone l’autonomia.




    Questo, in estrema sintesi, tutto l’apparato e il suo funzionamento, che vale sostanzialmente per qualsiasi tipo di e-sigaretta.
    Tanto semplice quanto geniale.
    -
    Ultima modifica di Chrom; 12-05-2010 alle 10:23

    Bene, andrò all’inferno.

  2. #2
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    Parte seconda


    Guida all’uso di una sigaretta elettronica serie M4/S4/V4 (01/02/03)

    Per iniziare.
    La serie M4/Smoore (che chiameremo sempre cosi, anche trattandosi di S4/Sailebao, V4/Vogue o Intellicig Evolution, per semplificare essendo questa la prima serie 4 prodotta) è uno dei migliori vaporizzatori personali oggi disponibili sul mercato e, tra le mini e-sigarette, in particolare nella sua versione 01, è certamente la più stabile e versatile.
    Al fine di garantire le massime prestazioni per tutta la durata della sua vita, e la durata stessa della sua vita, è necessario trattare la vostra M4 con cura ed eseguire tutte le necessarie operazioni di manutenzione e pulizia regolarmente e correttamente.
    Questo manuale contiene certamente tutte le informazioni di base necessarie per l'uso e la cura della vostra M4, ma si consiglia di visitare comunque, anche periodicamente, i vari forum su internet dedicati all’e-sigaretta e questo in particolare: per imparare i nuovi e più avanzati metodi d'uso, di pulizia e manutenzione che vengono via via elaborati e sviluppati dagli stessi utenti e che spesso riescono anche a migliorare la durata e le prestazioni complessive della vostra e-sigaretta.

    Queste le varie misure con le quali viene commercializzata la M4.


    Montaggio e primo utilizzo.
    Tenete presente che l'atomizzatore e la batteria sono collegati da fili, ma anche che si tratta di fili molto sottili. Questi due componenti dovrebbero essere avvitati insieme adottando una forza appena sufficiente a far toccare tra di loro gli anelli di metallo dei contatti. Senza stringere troppo, giacché questo può strappare i fili.



    La prima cartuccia applicata sull’atomizzatore è vuota, serve per proteggere l'archetto composto dal filamento dell'atomizzatore e non può essere usata per e-fumare.
    • Quando infilate o sfilate la cartuccia, fate in modo che sia bene allineata all’atomizzatore;
    • Non torcete la cartuccia mentre la infilate o la sfilate dall’atomizzatore o mentre è collegata allo stesso (questo potrebbe causare danni alle parti interne dell’atomizzatore).
    1. Rimuovere la cartuccia vuota di protezione dell’atomizzatore e infilarne una carica;
    2. Lasciarla a riposo per qualche minuto appoggiandola su un piano dalla parte della filettatura, in modo che il liquido abbia il tempo di penetrare nell’atomizzatore.
    Questa procedura si rende necessaria solo la prima volta che usate la vostra M4.



    Ricarica - Con caricabatterie USB da adattatore AC o da porta USB.
    1. Collegate l’adattatore AC e il caricabatterie USB.
    2. Collegate l’adattatore e il caricabatterie cosi assemblati ad una presa a muro, o solo il caricabatterie ad un porta USB.
    3. Assicuratevi che il LED del caricabatterie sia acceso con un verde fisso (o blu su alcuni caricabatterie).
    4. Avvitate delicatamente la batteria nel caricabatterie - SENZA FORZARE!
    5. Il LED del caricabatterie cambierà in rosso per indicare la carica.
    6. Quando la batteria sarà completamente carica, il LED del caricabatterie ridiventerà verde (o blu).
    >>> Attenzione:
    Se una volta collegato il caricabatterie alla corrente, senza aver avvitato la batteria, non si accende il LED di colore verde, lo stesso potrebbe essere fin da subito malfunzionante o essersi successivamente danneggiato.
    Il caricabatterie tenta periodicamente di tenere in carica la batteria. Per evitare un’eccessivo stress alle vostre batterie, non lasciatele collegate al caricabatterie per lunghi periodi.



    Ricarica - Primo utilizzo (carica condizionata).
    1. Caricare la batteria fino a che il LED del caricabatterie diventa verde.
    2. Lasciare la batteria in carica per ulteriori 2 ore.
    3. Assemblatela con l’atomizzatore e utilizzatela normalmente per 10-15 tiri.
    4. Rimettete la batteria in carica per 1 ulteriore ora, anche se il LED del caricabatterie ridiventa verde.
    La batteria è ora pronta per l'uso normale.

    NB: Non vi è alcuna necessità di scaricare o ricaricare completamente le batterie dopo l’iniziale carica condizionata qui descritta.
    -
    Ultima modifica di Chrom; 19-08-2010 alle 20:11

    Bene, andrò all’inferno.

  3. #3
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    Parte terza.

    Uso della sigaretta elettronica M4.

    Trasporto e conservazione.
    I meccanismi delle batterie automatiche, sono in grado di “sentire” oltre ai rumori anche i cambiamenti nella pressione dell'aria. Questo significa che possono essere attivate dal vento o da rumori forti.
    Anche le batterie manuali possono essere attivate inavvertitamente.
    Se una batteria viene attivata senza aspirazione può surriscaldare l'atomizzatore fino e provocare il suo danneggiamento o comunque diminuire anche drasticamente la sua durata complessiva, senza escludere la possibilità di arrecare ustioni anche gravi nel caso di conservazione a contatto diretto con il corpo.

    >>> Attenzione:
    Si consiglia di utilizzare una custodia per il trasporto della sigaretta elettronica quando non in uso, sia montata che smontata, o almeno di svitare di circa 1 giro pieno la batteria dall’atomizzatore per evitarne l’attivazione e il conseguente surriscaldamento.

    Aspirazione con una sigaretta elettronica.
    Aspirare con una e-sigaretta è diverso dall’aspirare con una sigaretta di tabacco e andrà imparato come qualsiasi nuova attività intraprendiamo.
    Quando si aspira una sigaretta di tabacco, la maggior parte degli utenti lo fa per una durata di soli 1 o 2 secondi, mentre un’aspirata tipica con una e-sigaretta andrà da 3 a 4 secondi.
    • Quando si aspira con una batteria automatica, dev’essere fatto solo con la forza necessaria per attivarla (quando si attiva si accende il LED della stessa). Cosi anche l'aria aspirata dovrà essere molto più sottile, e non a bocca piena come a volte capita fare con una analogica. Più saranno leggere e lunghe le aspirate, migliori saranno i risultati.
    • Nell'uso dell’e-sigaretta con batteria manuale, premere il pulsante un’attimo prima di iniziare l’aspirazione e continuarla anche dopo aver rilasciato il pulsante, per circa la metà del tempo impiegato ad aspirare con il pulsante attivato (se avete aspirato circa 3 secondi con pulsante attivato, continuate per ulteriori 1,5 secondi dopo averlo rilasciato), questo per dare all’atomizzatore la possibilità di raffreddarsi meglio e più velocemente.
    Bisogna tenere presente che un’aspirata troppo lunga (circa 6/7 secondi), causa un blocco temporaneo della batteria, che andrà da 10 secondi a circa 2 minuti, secondo la marca di batteria in vostro possesso. Questa è una caratteristica di sicurezza implementata per impedire il surriscaldamento dell’atomizzatore. Un ripetuto raggiungimento di questa soglia potrebbe danneggiare l’atomizzatore e basterà ridurre i tempi di aspirazione per evitarlo.
    Se tutto questo vi può sembrare troppo macchinoso, ricordatevi che è solo una sensazione iniziale e che con la pratica e l’abitudine tutto diventerà praticamente istintivo.

    >>> Attenzione:
    Quando il LED della batteria si accende a intermittenza per almeno 5 volte, significa che la batteria è completamente scarica.
    Durante l'utilizzo, controllare che l’atomizzatore non si surriscaldi. Se al tatto lo sentite molto caldo, aumentate l’intervallo tra un’aspirazione e l’altra per evitarlo.
    -
    Ultima modifica di Chrom; 12-05-2010 alle 10:26

    Bene, andrò all’inferno.

  4. #4
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    Parte quarta

    Le cartucce della serie M4


    L'M4 è una e-sigaretta a doppia cartuccia.
    Questo vuol dire che la parte della sigaretta chiamata comunemente filtro nella sigaretta analogica, in quella digitale è in materiale plastico e composta, in effetti, da due cartucce: una esterna e visibile che ne contiene una interna più piccola, quest’ultima destinata alla funzione di contenitore vero e proprio del materiale assorbente e dell’e-liquido necessario per e-fumare.
    La cartuccia più piccola nella quale è presente il materiale assorbente, una volta inserita all’interno di quella esterna e più grande, forma anche una intercapedine tra di loro, che crea una sorta di camera d’aria nella quale si espande il vapore generato dall’atomizzatore a seguito dall’aspirazione.

    Ricaricare e rigenerare le cartucce.
    Ci sono due motivi per cui si deve imparare a ricaricare e rigenerare le cartucce: fa risparmiare denaro e migliora le prestazioni.
    Il problema principale con le cartucce fornite dai produttori (OEM) è rappresentato dal materiale di assorbimento. Per lavorare in modo efficiente, il materiale contenuto nelle cartucce deve agire per capillarità e rilasciare, quindi, il liquido lentamente nell’atomizzatore. Il materiale OEM va bene per le prime ricariche ma poi inizia a comportarsi come una spugna, trattenendo il liquido contenuto nella cartuccia invece di rilasciarlo nell’atomizzatore come dovrebbe. Dopo le prime 10/15 ricariche, noterete come ogni volta che ricaricate quella cartuccia sarete in grado di mettere sempre meno e-liquido in essa, fino a scendere a circa 3-4 gocce al massimo se non la strizzate.
    Questo succede perché il materiale di assorbimento da un certo punto in poi il liquido lo trattiene, appunto come una spugna, invece di rilasciarlo.
    Il motivo per cui il materiale di assorbimento non funziona più bene è che diventa troppo denso (si inspessisce), mentre per fornire una buona azione di veicolazione capillare dell’e-liquido, il materiale di assorbimento deve essere, oltre che della giusta quantità, allentato.

    Procedura di rigenerazione delle cartucce.
    Se si va a leggere anche nei forum, se ne trae come uno dei più comuni temi di discussione sia proprio il materiale corretto da usare per la sostituzione di quello iniziale e la sua giusta quantità. Da queste ricognizioni, però, si deduce anche che è l’ovatta di Polyestere il materiale che funziona meglio (Lana di Perlon, filtro di buona qualità per cappe aspiranti ecc.), mentre sarà solo la pratica a dare la capacità di stabilire quale sia la giusta quantità di materiale assorbente da inserire nella cartuccia.

    Procedimento:
    1. Tagliare una striscetta di materiale assorbente abbastanza sottile da entrare, senza necessità di comprimerla troppo, nel bicchierino interno alla cartuccia;
    2. Spingerla fino in fondo prima di tagliarla a filo col bordo del bicchierino interno, possibilmente con forbici ben affilate cosi da ottenere un taglio quanto più netto possibile.

    Possono valere, come indicazioni di ordine generale, che se una volta sostituito il materiale assorbente e ricaricata la cartuccia questa non tira bene, e/o non svuota tutto l’e-liquido inserito nella stessa, si dovrebbe provare a utilizzare un po’ meno materiale assorbente. Se, invece, la cartuccia perde e-liquido, di materiale assorbente è necessario utilizzarne un po’ di più.
    In ogni caso, sarà sempre la pratica a far stabilire la giusta quantità di materiale da utilizzare in una determinata cartuccia (e la diversa quantità di e-liquido necessaria per quella cartuccia, da individuare sulla base della densità dell’e-liquido che si utilizza).
    Una volta imparato bene, si sarà certamente soddisfatti, anche se avrete perso un po’ di tempo per farlo.

    >>> Attenzione:
    Non inserite del materiale assorbente sconosciuto o troppo diverso da quello menzionato in questa guida (Ovatta di Polyestere: per esempio, quella usata comunemente nei filtri per acquari e nelle cappe aspiranti delle cucine, meglio se di ottima qualità).

    Procedura di ricarica delle cartucce.
    Procedimento:
    1. Per rimuovere la cartuccia interna, inserire una graffetta per fogli aperta nel foro inalatore della cartuccia esterna e spingerla fuori delicatamente;

      -
    2. Estrarla completamente avvalendosi di un tovagliolo di carta assorbente, nel quale andrà asciugata per bene prima di toccarla con le mani nude;

      -
    3. Far scendere lievemente sotto il bordo il materiale assorbente all’interno della cartuccia e avvicinare il contagocce del flaconcino fin quasi a toccare l’orlo della cartuccia, poi aggiungere lentamente le gocce necessarie di e-liquido;

      -
    4. Risollevare, con la punta della graffetta aperta, il materiale assorbente fino al bordo della cartuccia interna, infine, spingere la stessa all'interno della cartuccia esterna fino a farle toccare il fondo.

    Queste le capienze approssimative dei vari tipi di cartucce, rispettivamente da nuove e da usate:
    Circa 9 (6) gocce in quella small - piccola e rotonda sia con tre piedini sotto che senza;
    Circa 11 (8) gocce in quella medium - piedino rotondo ricavato nel fondo stesso della cartuccia e leggermente schiacciata da due lati);
    Circa 13 (10) gocce in quella large - un solo piedino laterale, rotonda ma leggermente schiacciata da un solo lato.

    >>> Attenzione:
    Dopo averla riempita, il materiale assorbente dovrebbe apparire umido ma non completamente saturo. Se si nota il riflesso liscio dell’e-liquido, certamente se ne sta mettendo troppo.
    -
    Si consiglia l’uso di guanti protettivi durante la manipolazione delle cartucce usate e dell’e-liquido per ricaricarle e di farlo sempre, se questi contengono Nicotina anche a gradazioni minime.
    -
    Ultima modifica di Chrom; 12-05-2010 alle 10:26

    Bene, andrò all’inferno.

  5. #5
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    Piccolo trucco per le cartucce:

    Mettere nuova ovatta di Polyestere nel bicchierino interno alla cartuccia e, dopo averla sistemata per bene, quantità compresa, praticate un forellino con una graffeta aperta al centro del batuffolo di ovatta, come nell'immagine.
    -



    -

    Ecco, invece, come si presenta dopo averlo praticato.

    -



    -

    Il buchino cosi fatto non si richiuderà del tutto e favorira il passaggio dell'e-liquido contenuto nel bicchierino interno verso l'atom. Questo causerà svapate più corpose e una maggiore stabilità dell'intera ricarica... nel senso che ogni tiro somiglierà all'altro fino alla fine dell'e-liquido caricato.

    State attenti, però, perché cosi l'atom sarà capace di asciugare quasi del tutto l'ovatta di Polyestere della cartuccia e, infatti, anche per questo, smetterà all'improvviso di produrre vapore.
    A quel punto, non insistete più con i tentativi di tirare perché saranno fatti praticamente a secco, rischiando, quindi, di indebolire, se non danneggiare, la resistenza interna all'atom.


    NB: Rinnovate il buchino tutte le volte che ricaricate.
    -
    Ultima modifica di Chrom; 23-03-2010 alle 09:11

    Bene, andrò all’inferno.

  6. #6
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    Parte quinta

    Gli atomizzatori della serie M4.


    A quanto dichiarano i produttori di questi atomizzatori per mini e-sigarette, in fase di test quasi tutti gli atomizer sono capaci di arrivare a circa 30.000 tiri, che dovrebbero corrispondere all’uso medio di circa un anno. Mentre, invece, nell’esperienza quotidiana la maggioranza degli e-fumatori riescono ad utilizzare un’atom per non più di 3/4 settimane.

    Ma allora perché accade questo?

    Da analisi mirate effettuate da alcuni produttori, sembra che la vera ragione, a parte i rari, a loro dire, congeniti casi di fallosità produttiva, sia da ricondurre all’eccesso di liquido residuale che tende a depositarsi durante il normale uso quotidiano all’interno dell’atom stesso, tanto da ricoprire l'elemento fino agli attacchi della sua resistenza (non il filamento a vista ma una piccolissima resistenza presente all’interno del corpo dell’atom ed attaccata ad esso attraverso fili sottilissimi - immagine sotto a dx), causandone cosi il surriscaldamento. Questo porterebbe ad un lento ma inesorabile precoce scollamento dal corpo della stessa, interrompendo definitivamente il passaggio di elettricità verso il filamento, oltre a quei conseguenti e continui blocchi regolamentati dai chip delle batterie automatiche e diventati ormai tristemente famosi tra gli e-fumatori che le utilizzano.


    Per mantenere i nostri atomizzatori in buone condizioni garantendogli una vita più lunga, e cosi anche alle stesse batterie, secondo i produttori, e i maggiori venditori che li commercializzano, si dovrebbero sempre salvaguardare dal surriscaldamento: evitando aspirazioni insistite con cartucce ormai vuote, che causano pericolosi surriscaldamenti a secco, e pulendoli da quegli eccessi di e-liquido depositato all’interno dell’atomizzatore ogni giorno, o almeno ogni due giorni, e a fondo ogni 2/3 settimane, o almeno mensilmente, nei seguenti modi:

    1. 1. Pulizia rapida quotidiana, o ogni due giorni, del liquido residuo:

      a) Svitare l’atomizzatore dalla batteria ed estrarlo dal bocchino.
      b) Soffiare con la bocca nell’atomizzatore dalla parte dalla filettatura verso l’attacco della cartuccia.
      c) Ricollegare l'atomizzatore alla batteria, meglio se completamente carica, usando una nuova cartuccia.

    2. Pulizia completa bi/tri-settimanale, o almeno mensile, dell'atomizzatore:

      a) Svitare l’atomizzatore dalla batteria ed estrarlo dal bocchino.
      b) Soffiare delicatamente con aria compressa nell’atomizzatore dalla parte dalla filettatura verso l’attacco della cartuccia.
      c) Mettere a bagno in una sufficiente quantità di alcool l'atomizzatore e lasciare agire per un paio di minuti, un paio di minuti e non di più, quindi risciacquare con acqua distillata (possibilmente solo acqua distillata per evitare la formazione di depositi di calcare).
      d) Soffiare con aria compressa, sempre delicatamente dalla parte dalla filettatura verso l’attacco della cartuccia, fino ad asciugarlo bene.
      e) Collegare l'atomizzatore ad una batteria completamente carica, inserire qualche goccia di e-liquido nell’atomizzatore e sopra il filamento della resistenza (azione detta usualmente “dripping”) e inserirlo in una cartuccia carica, quindi aspirare fino a farlo ripartire.

    A parere dei produttori, dei maggiori venditori e, a quanto si legge nei forum sparsi in tutto il mondo, anche secondo gli utenti più smaliziati, cosi trattati gli atomizzatori di ultima generazione dovrebbero durare non meno di 6 mesi, che, secondo me, sarebbe una novità di non poco conto.
    -
    Continua...
    -

    Bene, andrò all’inferno.

  7. #7
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    Quando la batteria si accende ma l'atom non parte:
    Dischetto delle batterie 40x

  8. #8

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    Buone informazioni dettagliate, vi ringrazio
    smoore sigaretta elettronica spedizione gratuita

  9. #9
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    Meglio di una enciclopedia. Sono giorni che cerco di sapere cosa ho comprato se una 401 o 2 ecc e finalmente l'ho capito dalle misure. E' una 402! Ora leggero' con attenzione tutto il resto. Una cosa pero' vorrei chiedere. Sono 2 ecig 402 ma marche diverse. Perche' l'Atom di uuna non non vaporizza e viceversa? Non dovrebbero essere uguali?
    ps. la differenza che noto e' che una sembra piu' piccola di diametro , ma la lunghezza e' identica
    grazie

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