Tossicità

**mordr3d** · 06-01-2010, 11:51

Con l'intenzione di chiarire una volta per tutte questo concetto e al fine di utilizzare un liguaggio unico e compreso da tutti, ho pensato di dare qualche cenno sul concetto di tossicità, per come si studia in ambito medico.

in medicina, quando si inizia a studiare farmacologia, la prima cosa che ti insegnano e il significato della parola "farmaco"
Pharmakon in greco significa veleno, quindi ogni farmaco è per definizione stessa un veleno ed è quindi potenziamente in grado di uccide.
tuttavia un famoso aforisma della tossicologia dice che "è la dose che fa il veleno" e questo è drammaticamente vero.
infatti da un lato è possibile dire che una sostanza innoqua può diventare tossica a dosi eccessive e dall'altro lato una sostanza tossica (o un veleno) può essere innoqua in dosaggi minimi.

quindi tutto gira intorno alla dose.

in farmacologia, per identificare e valutare il comportamento di un farmaco si utilizzano 3 parametri:
DE = dose efficace, che è la dose che è in grado di produrre gli effetti benefici
DT = dose tossica, che è quella che produce i fenomeni di tossicità, gli effetti collaterali e indesiderati.
DL = dose letale, che è la dose che uccide un individuo.(normalmente non la usiamo

)

ma poichè ogni individuo ha un assetto genetico diverso e un metabolismo leggermente differente (in termini di efficenza) queste dosi variano da individuo ad individuo.
per ovviare a questo problema si utilizzano dei parametri statisticamente corretti e derivati dai su citati indicatori che sono:

DE 50 = dose efficace 50, che è la dose che produce gli effetti benefici e desiderati nel 50% dei soggetti a cui viene somministrata

DT 50 = dose tossica 50, che è la dose che determina fenomeni di tossicità nel 50 % dei soggetti che la assumono.

DL 50 = che è la dose che provoca la morte del 50% dei soggetti a cui viene somministrata.

queste dosì tuttavia si riferiscono ad una singola somministrazione, mentre l'assunzione cronica e ripetuta di dosi minori ha un comportamento per molti aspetti differente. nello specifico ad esempi, se una sostanza possiede una cinetica tale, da accumularsi nell'organismo, potreà determinare una tossicità anche per assunzioni ripetute di dosi molto lontane da quella tossica. in questi casi quindi va valutata la dose cumulativa.
molte delle sostanze contenute nel fumo di sigaretta, appartengono a quest'ultimo gruppo e i loro effetti si manifestano appunto come la sommatoria di tutte le piccole dosi che nel tempo si accumulano nell'organismo che molto difficilmente riesce ad eliminarle.