Area Chrom(ata)

...

Entrate... entrate
tutti voi che state li,
fuori da me,
e mi guardate.

Premessa

Tante e urlate
son le cose che oggi l'Uomo dice,
ma pur lacerandomi l'udito
tutto ciò che ascolto... tace.

Deleterie abbondanze

Avanguardie strane,
dalle voci stridule;
tendenze soprane,
non più soffuse;
gridate, guidate,
indirizzate all’uso;
“cosa vuol la gente?”
Un infuso
a cui non manchi niente:
ampia sia la scelta
su come suicidar la mente.

E-filocomputazioni

Labirinti di logica
che rasenta la perfezione
in una scatola magica
di filosofica inclinazione.

...

inutile l’attesa…
incompleta-mente
la folgore non tuona
alle riflessioni…

Introspezioni

...e invece non ho mai pianto.
...ne ero così convinto!
E ora?!...
Come farò a seguire il vento?

Pensante

Il pensier ormai mi nuoce
al divenir dell’alba,
che la notte
complice man gli diede
a torturar la fitta selva
de miei dubbi
ollorché certezze ebbi trovato.
Questo è il fio dell’esser nato
che la vita al pensator richiede:
in eterna locazion risiede
nel suo errante stato.

Liberati

Liberati indenne
Da religiose unzioni,
Sogna i miei sogni
E ascolta la canzone…

Inutile arrocco

Aleggiando le vesti
Alle sue arse rive
Lo incitavano ai fasti
Quelle splendide dive

Lascive e suadenti
Raddrizzarono il sorto
Lor che sante ridenti
Lo festeggiavan già morto

Ma lui erto e gradasso
Si pose a mirarle
E anche loro al suo lasso
Tentò di condurle

Un’inutile arrocco
Scoprì lì a sue spese
Il già umido brocco
Che alle belle si arrese

Le splendenti nefaste
Accomodarono l’olmo
Raccogliendone i resti
Adagiati sul palmo

Facendosi omaggio
Di quel lascito sfianco
Dal tanto coraggio
Ora estinto su un fianco